La Toscana è la prima regione in
Italia ad adottare il codice, che riguarda commercio in sede fissa, su
aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa
quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti. Il codice riunifica,
con una forte opera di semplificazione, le normative di disciplina di vari
settori, cancellando di fatto sette leggi, di cui quattro regionali e tre
statali, tra cui la ormai nota Legge Bersani. E se la disciplina del
commercio su aree pubbliche e la disciplina della distribuzione di
carburanti nonché la parte relativa alle vendite promozionali vengono
confermate, per la prima volta il codice interviene sul settore dei
pubblici esercizi. Numerose le novità contenute nel provvedimento,che è
composto da un centinaio di articoli cui seguiranno il regolamento e altri
strumenti attuativi che lo renderanno pienamente operativo. Ecco le
principali novità.
SEMPLIFICAZIONE
Gli strumenti di attuazione del codice saranno definiti con la massima
tempestività in modo da rendere subito operativo questo strumento. Si
riducono i tempi burocratici per le imprese che vogliono avviare
un'attività: si introduce, ad esempio, un esteso ricorso alla Dia, la
dichiarazione di inizio attività; si stabilisce, come prassi standard, la
possibilità del ricorso allo Sportello Unico per le Attività Produttive
con l'evidente vantaggio di avere un unico punto di riferimento per tutte
le pratiche amministrative.
ORARI E APERTURE FESTIVE
Viene abolita l'attuale distinzione fra comuni turistici (cui era
riconosciuta maggiore flessibilità di orario) e non turistici e la
definizione degli orari è demandata alla trattativa locale fra Comuni e
parti sociali.
GRANDE DISTRIBUZIONE
Viene introdotto il concetto di "aree sature'; sottolineando la scelta
fatta dalla Toscana di privilegiare le strutture esistenti e a puntare a
uno sviluppo equilibrato che riesca a far convivere piccola, media e
grande distribuzione. Viene rinviato al regolamento, che dovrà essere
adottato entro 180 giorni, e quindi a una nuova fase concertativa con le
parti sociali, la definizione delle dimensioni della media e Grande
distribuzione. Anche per la media distribuzione è prevista una
programmazione.
VENDITA DI GIORNALI E RIVISTE
Il nuovo testo articola il sistema distributivo in punti vendita esclusivi
(le edicole) e non esclusivi: in pratica anche bar, ristoranti, librerie
potranno essere autorizzati a vendere quotidiani e periodici.
COMMERCIO SU AREA PUBBLICA
Viene confermata integralmente la legge 10/2004. La legge da maggior ruolo
alla concertazione per tutte le problematiche inerenti spostamenti dei
mercati e piani comunali, mentre viene cancellata la revoca della
autorizzazione in caso di ripetute sanzioni per l'operatore.
DISTRIBUZIONE CARBURANTI
Anche in questo caso viene confermata la disciplina recentemente
approvata. Si conferma la centralità del gestore nel sistema distributivo,
la previsione di impianti solo con determinate caratteristiche di ampiezza
e distanze e solo nella rete stradale e nelle immediate pertinenze.
PUBBLICI ESERCIZI
Divengono subito efficaci, le norme in materia di pubblici esercizi,
che comportano l'istituzione della "tipologia unica" di pubblico esercizio
(non esiste più la distinzione tra bar e ristorante, ovvero tra licenze
a), b) e d)). Entro 90 giorni a decorrere dal 2S febbraio il titolare di
più autorizzazioni potrà attivare in separata sede o cedere i diversi rami
d'azienda; nei successivi 30 giorni i Comuni pronunceranno la decadenza
delle autorizzazioni "eccedentarie" non attivate o non cedute- entro i 180
giorni successivi a detto termine i Comuni adotteranno criteri provvisori
di programmazione. Inoltre è sancita l'abolizione del Rec.
il registro degli esercenti in commercio. Viene introdotta la
programmazione da parte dei Comuni che, sulla base di apposite Direttive
regionali da approvare entro 120 giorni, dovranno redigere veri e propri
piani la cui attuazione avverrà attraverso l'emissione di bandi comunali a
cui concorreranno gli interessati al trasferimento delle attività
esistenti o all'apertura di nuove. Ad assegnazione avvenuta scatterà una
vera a propria semplificazione attraverso il ricorso alla Dia, la denuncia
di inizio attività. Adesso la parola passa ai Comuni che dovranno adottare
i regolamenti attuativi a livello comunale..
|